Scienze e Viaggi

Atomi e molecole ai nostri giorni

Per molto tempo gli scienziati che studiavano la materia hanno avuto difficoltà a capire la differenza tra atomi e molecole.

Nel congresso internazionale dei chimici nel 1860 a Karlsruhe (in Germania) si cercò di risolvere le questioni riguardanti le definizioni dei concetti di atomo e di molecola, e di instaurare una simbolistica chimica unica.

A questo congresso intervenne Stanislao Canizzaro con la sua relazione in difesa del principio d'Avogadro, che avrebbe permesso di trovare il giusto sistema per determinare i pesi atomici e molecolari e in questo modo di differenziarli.

Avogadro nel 1811 pubblicava il "Essai d'une maniere de determiner les masses relatives des molecules elementaires des corps, et les proportions selon lesquelles elles entrent dans ces combinations" in cui introduce una chiara distinzione tra il concetto di atomo e di molecola.
Nella seconda memoria del 1814 il principio di Avogadro fu espresso in questa forma:

.....Volumi eguali di sostanze gassose, a eguale temperatura e pressione, rappresentano lo stesso numero di molecole, in modo che le densità dei diversi gas sono la misura delle masse delle loro molecole e i rapporti dei volumi nelle combinazioni fra gas altro non sono che i rapporti fra i numeri di molecole che si combinano per formare molecole composte......

Dopo la relazione di Canizzaro fu accettata la seguente proposta: "Si propone di adottare concetti diversi per molecola e atomo considerando molecola la quantità più piccola di sostanza che entra in relazione e che ne conserva le caratteristiche fisiche, e intendendo per atomo la più piccola quantità di un corpo che entra nella molecola dei suoi composti".

Il nome "numero di Avogadro" fu proprio attribuito come nome onorario al valore calcolato di atomi e molecole presente in una quantità particolare di materia che i chimici chiamano MOLE di una sostanza chimica.

I migliori esperimenti odierni danno al numero di Avogadro il seguente valore a seguito dello studio sui moti delle particelle presenti in un liquido.