Forse la connessione più ovvia tra poliedri e chimica pratica o cristallografia consiste nel fatto che i cristalli normalmente crescono come poliedri convessi.
Le ‘forme’ dei cristalli sono soggette a certe restrizioni derivanti dal fatto che è permesso solo un numero limitato di tipi di simmetria assiale.
I primi vicini di un atomo, in una molecola, ione complesso o cristallo, definiscono un gruppo di coordinazione poliedrico, il cui numero di vertici rappresenta il numero di coordinazione (c.n.). dell’atomo.
C’è da aspettarsi che i poliedri di coordinazione con facce triangolari siano i più diffusi perché rappresentano le situazioni più compatte.
Il tetraedro e l’ottaedro sono i più importanti poliedri di coordinazione perché i loro vertici rappresentano le disposizioni più simmetriche di 4 o 6 punti attorno a un punto centrale.
Quando un cristallo viene descritto in termini di poliedri di coordinazione esso diventa un sistema di poliedri uniti assieme per scambio di vertici, lati o (meno di frequente) facce.
Una possibile alternativa è quella di descrivere la struttura in termini dei domini degli atomi essendo il dominio un poliedro delimitato dai piani perpendicolari ai legami, posti a metà di ogni legame dell’atomo con tutti i vicini. Ogni atomo vicino per il quale il piano forma una faccia del poliedro è contato come appartenente alla sfera di coordinazione dell’atomo centrale.
Ogni atomo della struttura è quindi rappresentato da un dominio poliedrico, il cui numero di facce è il numero di coordinazione dell’atomo, e l’intera struttura è un arrangiamento space-filling di tali poliedri Solidi regolari e semi-regolari.
Per introdurre questo approccio basato sui poliedri di coordinazione conviene fare una breve premessa sulla geometria dei poliedri.
I Greci avevano una considerevole
conoscenza dei solidi, ma solo durante gli ultimi 200-250 anni si è condotto
uno studio sistematico delle loro proprietà, facendo seguito alla pubblicazione
avvenuta nel 1758 degli "Elementa doctrinae solidorum" di Eulero.
Ricordiamo la relazione di Eulero tra il numero di vertici, di lati
(N1),
e di facce (N2)
di un semplice poliedro convesso:
N0 +
N2 = N1 +
2
Possiamo distinguire i poliedri regolari Platonici, quelli cioè le cui facce sono tutte poligoni regolari uguali in base al numero di lati (p) che convergono in ogni vertice, come poliedri 3-connessi, 4-connessi etc.
Vi sono solo cinque possibili solidi Platonici: tetraedro (p=3), cubo (p=3), pentagono-dodecaedro (p=3), ottaedro (p=4) e icosaedro (p=5). Più completo è il simbolo (n,p) o (np), per indicare un poliedro con p facce di n lati che si incontrano in ogni vertice.
Vi sono relazioni di reciprocità tra coppie di questi poliedri, nel senso che i due presentano uno scambio dei valori n e p.
Il cubo è il reciproco dell’ottaedro, il dodecaedro dell’icosaedro e il tetraedro di sé stesso.
Tutti i solidi regolari si ritrovano nella chimica strutturale, ma certo di gran lunga più importanti sono il tetraedro e l’ottaedro. Il cubo è il poliedro di coordinazione in specie come CsCl (per entrambi gli ioni) e CaF2 (per gli ioni Ca2+). Il pentagono-dodecaedro ha 20 vertici e quindi non si presta come poliedro di coordinazione, ma interviene in altri contesti (combinazioni di poliedri space-filling). L’icosaedro è presente nelle alte coordinazioni, e.g. Ce(NO3)63-, nei carbonili di Fe3(CO)12 e Co4(CO)12, nelle gabbie B12 etc.
n, p |
Vertici (N0) |
Lati (N1) |
Facce (N2) |
Angoli diedri |
|
Tetraedro |
3,3 |
4 |
6 |
4 |
70° 31' |
Cubo |
3,4 |
6 |
12 |
8 |
109° 28' |
Ottaedro |
4,3 |
8 |
12 |
6 |
90° |
Dodecaedro |
5,3 |
20 |
30 |
12 |
116° 34' |
Icosaedro |
3,5 |
12 |
30 |
20 |
138° 12' |
Simbolo Nome facce vertici lati
1 3,62 Tetraedro
troncato 8 12 18
2 3,82 Cubo
troncato 14 24 36
3 4,62 Ottaedro
troncato 14 24 36
4 32,42 Cubottaedro 14 12 24
5 4,6,8 Cubottaedro
troncato 26 48 72
6 3,43 Rombicubottaedro 26 24 48
7 34,4 Cubo
'rincagnato' 38 24 60
8 3,102 Dodecaedro
troncato 32 60 90
9 32,52 Icosidodecaedro 32 30 60
10 5,62 Icosaedro
troncato 32 60 90
11 4,6,10 Icosidodecaedro troncato 62 120 180
12 3,4,5,4 Rombicosidodecaedro 62 60 120
13 34,5 Dodecaedro
'rincagnato' 92 60 150
14 n,42 Prismi
regolari n
+ 2 2n 3n
15 n,33 Antiprisma
regolare 2n
+ 2 2n 4n
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Mentre i solidi regolari hanno tutti i vertici equivalenti e tutte le facce uguali, se manteniamo la prima condizione ma non la seconda ritroviamo un set di solidi semi-regolari (Archimediani), che contengono più di un tipo di facce poligonali regolari (Tabella).
I simboli mostrano i tipi di facce poligonali che si incontrano a ogni vertice.
Questi solidi comprendono tre gruppi:
Testo adattato dal sito: http://www.chimdocet.it/index.htm