Le grandi illusioni

scheda di lavoro n.1: cinque grandi illusioni scheda di lavoro n.2: quattro grandi illusioni scheda di lavoro n.3: cubi e triangoli scheda di lavoro n.4: illusioni conclusive

 

Le prime due immagini sono una il negativo dell'altra. Se uno dovesse descriverle, direbbe che, in tutt'e due, c'è un triangolo sovrapposto a un altro triangolo e a tre dischetti. Nessuno direbbe che, in tutt'e due, ci sono delle "punte" e delle "torte" a cui manca una fetta. La cosa più sorprendente, però, non è che si parli di "triangolo", dove di triangolo non c'è nemmeno l'ombra. Il fatto più sorprendente è, invece, che il triangolo fantasma appaia chiarissimo, come se fosse contornato regolarmente dai suoi bravi lati.

Per quanto noi sappiamo che questi non ci sono, ci sembra di vederli nettamente: se osservate con attenzione le due immagini, vedrete che, nella prima, il triangolo appare più bianco del bianco del fondo, mentre, nella seconda, appare più nero del nero del fondo. Insomma, come se i contorni ci fossero davvero.

Le due immagini di sotto ci mostrano quanto due illusioni ottiche "resistano", per quanto alcuni degli elementi che le compongono manchino del tutto: nella prima, mancano i due segmenti obliqui e, tuttavia, l'illusione di Ponzo resiste egregiamente; nella seconda, è l'illusione di Hering che continua a manifestarsi con evidenza, per i segmenti trasversali (assolutamente privi di bordi) che non rinunciano ad apparirci distorti.

 

(T. Casula, Tra vedere e non vedere, 1981, Einaudi, pag,187)