Le emissioni di CO2 : alcuni commenti

 
Noi e l'effetto serra

Negli ultimi anni l’uomo disbosca moltissimo per ricavare terreni su cui coltivare piante da cui ottenere combustibili che produrranno CO2. 

Il disboscamento non aiuta per niente perché le piante delle foreste assorbono moltissima anidride carbonica.

E se vengono bruciate cosa succede? Succede che liberano l’anidride carbonica assorbita dalla fotosintesi.

Quindi se si disbosca in maniera smisurata ci vuole poi molto tempo perché si possano far ricrescere nuove foreste.

  Sarebbe meglio che ci dessimo una regolata.

Un altro problema è lo spreco energetico.

Prendiamo in esame l’uso della lavatrice e della lavastoviglie: se si deve lavare una maglia o un piatto meglio non adoperare la lavatrice o la lavastoviglie ma farlo a mano perché  è un enorme spreco energetico.

Una buona regola per usare questi due elettrodomestici è usarli a pieno carico.

La raccolta differenziata è un dovere di tutti perché così si possono riciclare vari materiali e gli imballaggi delle cose che compriamo inquinano l’ambiente perché è un continuo spreco di materiali per ottenere i quali ci è voluta molta energia e quindi si è prodotta molta CO2.

Utilizzare fonti alternative è utile perché per esempio con i pannelli solari si può risparmiare sull’energia elettrica e le emissioni di CO2 sono nulle.

L’ultima cosa che si potrebbe limitare è il consumo d’acqua: ad esempio non devi stare un’ora sotto l’acqua e dopo metterti il sapone oppure mentre ti metti il sapone non devi lasciare il rubinetto aperto e questo vale anche per la pulizia dei denti, perché si sprecano litri e litri di acqua e se un giorno l’acqua potabile finisse non sopravviveremmo.

Per i trasporti sarebbe meglio usare i mezzi pubblici o la bicicletta perché l’autobus consuma meno benzina per persona rispetto all’auto privata e questo significa inquinare meno l’aria.

La bicicletta non inquina e fa bene alla salute, soprattutto nelle nostre zone di pianura.    

 

Federico, Josuè, Sebastiano, Alex S. - disegno di Tommaso           


 
Ridurre le emissioni di anidride carbonica

Noi studenti della prima L ci siamo interessati dell’effetto serra con il prof. Scotto di Clemente.

Abbiamo cercato di trovare alcune regole che ci aiutino a stare meglio nel nostro pianeta!

Vi presentiamo alcune regole del “buon consumatore” e del “buon paese” a basso contenuto di emissioni di CO2.

  • Consigliamo di bere acqua del rubinetto, di stare meno tempo sotto la doccia per consumare meno acqua calda, di mettere i rompigetto ai rubinetti.
  • Quando si adopera la lavatrice e la lavastoviglie usatela a pieno carico e a bassa temperatura.
  • Chi costruisce centrali per la produzione di energia elettrica  le deve costruire in modo da usare energie rinnovabili: idrica, solare, eolica..
  • Attivarsi per la raccolta differenziata dei rifiuti per recuperare materiali ad alta contenuto di emissioni di CO2 come alluminio, acciaio, vetro e plastica ed evitare di accumulare rifiuti nelle discariche dove si crea metano che si disperde nell’aria.
  • Non bisogna stare molto davanti alla TV, al computer, ecc
  • Spegnere le luci quando non si è nelle stanze
  • Usare con parsimonia il riscaldamento d’inverno e il condizionatore d’aria d’estate.
  • Comprare auto a gas e soprattutto andare di più a piedi o in bici o con i mezzi pubblici
  • Diminuire la deforestazione e far crescere nuove foreste.
 

Dove e quando è possibile seguite queste regole!

 

Alessia, Matilde, Camilla, Agnese


 
L'arrivo delle cavallette

C’era una volta un povero mercante che all’età di cinquantatre anni perse la moglie ed avviò suo figlio alla professione di mercante.

Suo figlio cominciò  a viaggiare da villaggio in villaggio.

Nei suoi viaggi vide persone che disprezzavano e maltrattavano coloro che chiedevano ospitalità e ovviamente gliela negavano.

Ritornato dai suoi viaggi decise di diventare uno stregone e di punire tutti coloro che si comportavano male nei confronti dei deboli come i mendicanti, i poveri, o i viaggiatori lontani da casa.

Quindi riprese a viaggiare, andando di villaggio in villaggio a chiedere ospitalità e ringraziando molto chi gliela dava.

In uno di questi villaggi  chiese ospitalità ad un ricco mercante che invece lo cacciò via.

Tornato a casa sua lo stregone si vendicò mandando alle persone non generose, come questo ricco mercante, una invasione di cavallette che distrussero voracemente tutto il suo raccolto.

Tuttora esistono le cavallette, questa storia me la ha raccontata mio papà  che viveva a Dissine, 200 chilometri dalla capitale del Burkina Faso e ci spiega il problema delle invasioni delle cavallette [dette locuste migranti] nei villaggi agricoli dei paesi africani sub-sahariani.

Perché vi ho raccontato questa storia?

Qualche giorno fa il prof di Scienze ci ha portato proprio una locusta africana che una tempesta di vento ha fatto arrivare fino a Treviso: non sarà una vendetta dello stregone o una prova dei cambiamenti climatici?

 

Momini – 1°L