La crescita delle piante di fagiolo

     

Introduzione


Alcuni motivi per cui risulta utile lavorare sulle piante in modo sperimentale, in particolare sui fagioli, con alunni nella fascia d’età 11-12 anni sono i seguenti:

  • le piante di fagiolo offrono un ottimo materiale di studio, facile da reperire per condurre esperienze concrete con gli alunni;
  •  sono presenti, visibili, disponibili pressoché ovunque e hanno cicli di crescita continui, sono assai migliori per l'osservazione, per esempio, degli animali, per la semplicità con cui possono essere tenute anche a scuola, per la possibilità di osservarne parti anatomiche, possono essere toccate, spellate, tagliate;
  •  possono creare un coinvolgimento emotivo positivo per l'apprendimento;
  • hanno il grande pregio di avere una "architettura" relativamente semplice, perché gli organi della loro anatomia (foglie, gemme, fiori ecc.) sono per lo più esterni, eccetto le radici, le osservazioni possono essere condotte con relativa facilità con l'aiuto di una buona lente, ma anche eventuali preparati microscopici sono semplici da comporre, perché visibili anche senza coloranti e senza complicate preparazioni;
  • le esperienze sulle piante offrono la possibilità di fare matematica applicata e ragionata: si possono fare statistiche di germinazione di semi, riportando i valori su grafici, oppure costruire curve di germinabilità. Si possono fare entrambe le cose e operare confronti fra i grafici di germinazione e le curve di germinabilità in ambienti diversi.
 

La germinazione in sintesi


Quando le condizioni ambientali, luce, temperatura e soprattutto disponibilità di acqua, lo consentono, inizia la germinazione, cioè l’embrione si trasforma in giovane piantina: Il tegumento (rivestimento esterno del seme) si rompe, la radichetta esce dall’involucro del seme e si allunga nel terreno; il fusticino cresce e forma il germoglio che esce dal terreno, portando alla luce i cotiledoni (foglioline carnose ricche di sostanze di riserva) e le prime due foglie che formano la piumetta. 

Quando le foglie sono abbastanza grandi da assicurare il nutrimento a tutta la piantina attraverso la fotosintesi, i cotiledoni, ormai avvizziti, cadono.

 

 

Crescita  dei fagioli


Classe:   1^g – scuola media “coletti” s. Bona - prof.ssa R. Bettiol


Luogo di lavoro: laboratorio scientifico


Data inizio: 07/02/2009


Materiale utilizzato: semi secchi di fagiolo


Fase preparatoria: i semi vengono lasciati in acqua per una giornata, poi trasferiti nel cotone bagnato, fino alla comparsa delle radichette


Data semina in vasi di plastica uguali : 10/02/2009 ore 10.30

 


Osservazioni qualitative fatte dagli alunni

  1. Tutti i semi di ciascun vaso sono germogliati nel cotone nel giro di 2-3 gg.
  2. Gli embrioni del vaso D (all’esterno), pur regolarmente innaffiati, sono rimasti dormienti per lungo tempo: solo quando la temperatura media si è stabilizzata intorno ai 10°C sono spuntate dal terreno le piantine, la cui crescita nei 10 gg successivi è progredita comunque molto a rilento.
  3. Nei vasi A, B e C le piantine  sono spuntate tutte contemporaneamente dopo 3-4 giorni dalla semina e dopo altri 2 gg erano completamente emerse dal terreno.
    Il 18 febbraio, giorno della prima misurazione, le piantine concimate, vaso C, erano nettamente le più alte, circa il doppio delle piante A e il triplo delle piante al buio.
  4. Nei primi 4-5 gg di osservazione la crescita in C è la più evidente e rapida, poi però si adegua a quella dei vasi A e B; le piante al buio (vaso B) non sembrano subire rallentamenti nella crescita in altezza, anche se il colore di foglie e fusticino è decisamente pallido, verde-giallo, anziché verde brillante come le altre piante.
  5. Dopo 10 gg circa i cotiledoni, ormai avvizziti cadono in tutte le piantine.
  6. Nei primi 20 gg la crescita in A e in B procede in modo molto simile, poi le piantine al buio, molto ingiallite, cominciano ad appassire e muoiono.

Variabili indispensabili per la crescita:
acqua, luce, temperatura almeno intorno  ai 20°C.

Nel nostro esperimento il concime non sembra aver avuto effetti duraturi sulla crescita, si è rivelato solo una “spinta” iniziale
 

Variabili considerate:

  • Vaso a: 5 fagioli con terra, acqua, luce, posti all’interno dell’aula (temperatura media 20°c)
  • Vaso b: 5 fagioli con terra,acqua, al buio, posti all’interno dell’aula (temperatura media 20°c)
  • Vaso c : 5 fagioli con terra, luce, acqua, concime (npk 15-10-30),  posti all’interno dell’aula (temperatura media 20°c)
  • Vaso d: 5 fagioli con terra, luce, acqua, posti all’esterno dell’aula  a bassa temperatura (vedi tab.1)


Metodica di lavoro:


Tutti i vasi sono stati regolarmente innaffiati ogni 2-3 giorni.
Dalla comparsa delle piantine e’ stata misurata la crescita ogni 2-3 giorni per circa 1 mese.
I dati utilizzati per i grafici corrispondono alla media aritmetica delle  altezze delle 5 piantine di ogni vaso.


Tab.1  TEMPERATURE A TREVISO

Data

Temp.media °C

Temp.max °C

Temp.min °C

16 febbr.

3

9

-1

18 febbr.

2

7

-1

20 febbr.

3

9

-3

22 febbr.

5

10

1

24 febbr.

5

11

-1

26 febbr.

5

11

0

28 febbr.

6

13

1

02 marzo

9

12

7

04 marzo

9

10

8

06 marzo

8

11

6

08 marzo

10

16

4

09 marzo

8

14

4

11 marzo

9

15

3

13 marzo

9

15

3

16 marzo

12

17

6

18 marzo

10

17

4

20 marzo

7

11

3

 

 

MISURE RELATIVE ALL’ALTEZZA DELLE PIANTINE

DATA

VASO A
 (cm)

VASO B
 (cm)

VASO C
(cm)

VASO D
 (cm)

16 febbraio

pianta visibile

pianta visibile

pianta visibile

--

18 febbraio

4

2.6

8

--

20 febbraio

9

10

16.5

--

26 febbraio

19

21.8

19.5

--

04 marzo

21

22.8

20.6

--

09 marzo

21.6

23

21.6

pianta visibile

11 marzo

22

23.2

21.9

2

13 marzo

22.3

appassisce

22.5

3

16 marzo

22.8

--

22.5

4

18 marzo

23

--

23

4.5

20 marzo

23.2

--

23.5

4.5